Ruffoni, quando le pentole diventano scrigni

Ruffoni, quando le pentole diventano scrigni

L’azienda piemontese propone una linea raffinata di utensili da cucina in rame: piccole sculture in un materiale dalla storia antichissima che riporta a una cucina dai profumi autentici.

Si dice che per rendere alcune cose veramente speciali sia necessario dedicare loro tempo, pazienza e passione. Oggi capita di essere così immersi nei ritmi frenetici della vita di tutti i giorni da dimenticare questi piccoli accorgimenti. Alle pendici delle Prealpi piemontesi, sulle sponde del lago d’Orta, c’è però un’azienda che da oltre mezzo secolo aiuta a riscoprire il valore della lentezza, il piacere della condivisione e l’arte di valorizzare sapori e profumi della buona cucina.

Ruffoni

La realtà di Ruffoni nasce nel 1962 a Omegna, terra di calderai da oltre due secoli, grazie all’amore per il rame che il signor Antonio ha saputo trasmettere a suo figlio Fremide, fondatore dell’azienda. Dalla prima padella in rame realizzata da Antonio nel 1931, l’obiettivo di chi dopo di lui ha dedicato la sua vita alla lavorazione di questo materiale è sempre stato quello di raggiungere alti standard qualitativi così da realizzare utensili in grado di elevare ancora di più il piacere della tavola.

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La linea Opus Cupra di Ruffoni racconta queste atmosfere: pentole, padelle e casseruole di altissima qualità uniscono il fascino senza tempo del rame alle potenzialità che questo metallo esprime in cucina. Di queste potenzialità si parlava già nel I secolo d. C., quando nel testo “De re coquinaria” di Apicio i manufatti in rame venivano celebrati come indispensabili nell’attrezzatura della cucina. Oggi sappiamo che una delle principali proprietà del rame è la sua conduttività termica: 392Wm°K, a fronte dei 225° dell’alluminio e dei 16° dell’acciaio inox. Questa caratteristica consente agli utensili realizzati con questo materiale di garantire una distribuzione costante e omogenea del calore, sia sul fondo che sulle pareti dei recipienti. Il perfetto controllo della temperatura è a sua volta sinonimo di ottima cottura: i cibi non attaccano al fondo scongiurando il rischio di bruciature tossiche, i principi nutritivi degli alimenti restano inalterati e i sapori vengono esaltati.

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I pezzi della collezione Opus Cupra sono delle piccole opere d’arte: strumenti da cottura martellati a mano dai mastri ramai di Ruffoni, impreziositi da maniglie decorate in acciaio inossidabile e pomoli in ottone argentato realizzati da argentieri milanesi. I pomoli sono delle piccole sculture vegetali realizzate a mano: pomodori, peperoni, carote, agli, zucche e piselli immergono, prima ancora di sollevare i coperchi, nei profumi della cucina.

Tutti i pezzi della collezione sono unici: sul fondo, oltre al logo dell’azienda, un numero di serie garantisce originalità e rintracciabilità degli oggetti. Sulle pareti esterne è inoltre inciso il marchio dell’azienda, una firma segno di autenticità e qualità.

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La linea Opus Cupra è realizzata in rame massiccio con un sottile nucleo in alluminio e con la parte interna rivestita in acciaio inox: padelle, casseruole e pentole sono adatte alla preparazione ottimale di pietanze a lunga cottura, intingoli, risotti, creme pasticcere, salse e brasati. Possono essere utilizzate in forno e su qualsiasi elemento riscaldante, eccetto i piani a induzione se non dotati di adattatore.

Ruffoni

Passione, qualità, bellezza e un pizzico di magia: tutto questo in un piccolo centro vicino Verbania, incastonato tra specchi d’acqua e montagne. “È per questo motivo che gli gnomi che risiedono nelle vicine Macugnaga e Valsesia giungono ad Omegna a far realizzare i loro preziosi scrigni”.

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Sara Stopponi

Photo credits: Ruffoni

Ruffoni, quando le pentole diventano scrigni

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