Pergole Torte: quale annata scegliere?

Verticale del Sangiovese di Montevertine

pergole1Chiunque stenta a credere al fatto che Sergio Manetti, proprietario di Montevertine a Radda in Chianti, imbottigliò l’attuale miglior rosso aziendale, etichettandolo come vino da tavola. Una storia che ci ricorda il percorso dei Super Tuscan, come il Tignanello o il Flaccianello della Pieve, elevati poi a Igt.
Vitigno di riferimento in Toscana, il Sangiovese, in questa tenuta di 4 ettari scarsi, situata in una posizione di medio alta collina proprio nel cuore del Chianti, raggiunge livelli di eccellenza inimmaginabili, anche grazie alla forte escursione termica, al terreno argilloso galestroso e alla notevole spinta di acidità tartarica. Non è facile capire il giusto momento per la vendemmia: il figlio di Sergio, Martino Manetti, che dal novembre del 2000 gestisce l’azienda di Montevertine in collaborazione con Bruno Bini e Paolo Salvi, ci riesce alla grande, facendo combaciare in modo impeccabile l’equilibrio di tannini, zuccheri e acidi. I passaggi successivi prevedono una lunga macerazione, una lenta fermentazione alcolica e un affinamento in botti di rovere di Slavonia, unito a una sosta in barrique.pergole3
La prima annata è stata quella del 1971. Quelle, invece, che abbiamo avuto modo di degustare partono dalla 2008, riconoscibile per un frutto più fresco e una balsamicità lieve e delicata. Le note di muschio e di terra sono, in questo caso, ancora nascoste dalla gioventù. L’acidità è d’impatto e sfocia poi in sapidità, caratteristica del Chianti di tale zona. La 2006, annata straordinaria per il Sangiovese, permette al balsamico di vibrare verso sentori più mentolati e dona al naso riconoscimenti di tabacco da sigaro toscano. Lunga è la persistenza e totale la rispondenza olfattiva; la trama fenolica risulta più importante ed è accompagnata da una sensazione di mineralità ferrosa interminabile. L’unica annata paragonabile all’ultima descritta è sicuramente la 2001, segnata da un andamento regolare delle condizioni climatiche.

pergole4Il Pergole Torte di cui stiamo parlando sprigiona profumi agrumati, dattero, uva sultanina, mallo di noce, insieme a una lieve sfumatura di marsala vergine, un mix di erbe aromatiche, un volto più scuro di china, rabarbaro e incenso e la costante ematicità di sottofondo. In bocca le componenti sono ben integrate in un crescendo delle note retronasali e l’acidità è un’impalcatura fissa che non mostra alcuna intenzione di cedere.
Il naso dell’eccellente esemplare di Sangiovese, firmato Montevertine, ci riporta a un concetto di territorio piuttosto che di cantina, e il solo berne un bicchiere, di qualsiasi millesimo esso sia, ci fa pensare che forse non stiamo qui a parlare solo di vino, ma anche di talento, forza espressiva e splendide evoluzioni nel tempo.

Serena Zerilli

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