Miele della Lunigiana Dop: dolcezza di confine

Lungo le dolci vallate della Lunigiana, attraversato dalla foce del fiume Magra, adagiato al confine tra Toscana e Liguria, sorge un territorio incontaminato naturalmente votato all’apicoltura dove nasce un miele dal gusto unico e inconfondibile: il Miele della Lunigiana Dop.

miele della lunigiana dop

Due le tipologie con denominazione: miele di acacia e miele di castagno, due qualità senza rivali in Italia, frutto di un ambiente naturale caratterizzato da scarsa antropizzazione e dall’assenza quasi assoluta di sostanze inquinanti, determinando di conseguenza la crescita rigogliosa di fioriture ed essenze vegetali pregiate, quali erica, calluna, rosa canina, rovo, mirtillo, lampone, vitalba, castagno e acacia.

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Un territorio incontaminato esteso per circa 97.000 ettari lungo tutta la provincia di Massa Carrara, dove l’apicoltura ha origini antichissime: le prime tracce scritte sono riportate nei libri dell’Estimo generale della Comunità di Pontremoli, risalente al 1508, in cui si accenna all’apicoltura come peculiare attività produttiva della zona, confermata dall’esistenza di una tassa imposta su ogni alveare posseduto. Inoltre un documento redatto nel 1813 dal Comune di Pontremoli rileva la presenza nella zona di oltre 800 alveari, equivalenti a una produzione circa 2000 kg di miele all’anno.

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Anche l’impiego gastronomico del miele ha radici storiche antiche: nei ricettari di pasticceria del Capellini, risalenti al 1850, il miele è ingrediente protagonista della Spongata, dolce tipico della Lunigiana.

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Nettare puro dalle proprietà organolettiche pressoché uniche in Italia, il miele della Lunigiana è regolato da un rigido disciplinare di produzione. L’estrazione è eseguita esclusivamente con smielatori centrifughi direttamente dai melari. Come la lavorazione anche il confezionamento deve avvenire all’interno dei confini di produzione: una volta filtrato e sottoposto a decantazione, il miele viene confezionato in recipienti di vetro con chiusura a vite, in formati da 30 g a 1000 g. La conservazione ottimale avviene in luoghi riparati dalla luce e dal calore.

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Limpido, di colore chiaro tendente al giallo paglierino, il miele di acacia della Lunigiana presenta un odore leggero, poco persistente, fruttato, confettato, simile a quello dei fiori. Al gusto è dolce, con leggerissima acidità e privo di amarezza. L’aroma è molto delicato, tipicamente vanigliato, poco persistente e privo di retrogusto. La consistenza è sempre viscosa, in funzione del contenuto d’acqua. Il miele di castagno, dal colore ambra scuro con tonalità rossastre, è caratterizzato da un odore forte e penetrante e da un gusto persistente con note amare.

Entrambi si prestano volentieri al consumo in purezza o come ingredienti per la preparazione di dolci tipici come il panforte, la spongata e i cantucci. Perfetti anche in abbinamento a secondi di carne o a pregiati formaggi pecorini.

Miele della Lunigiana Dop: dolcezza di confine

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