Masciarelli racconta l’Abruzzo

Il profumo della mia terra, il sapore del mio vino

[Gianni Masciarelli]

“Il bosco che circonda la vigna è la cosa più bella e utile che ci sia. Faccio di tutto per mantenerlo in vita. È vero che il paesaggio cambia, ma in meglio!”

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Gianni Masciarelli ama descrivere così il rapporto con le sue radici, parlando del vino come di quell’arte che accompagna la natura. Egli fa del suo lavoro non soltanto una passione, ma anche intuizione, socialità e convivialità.
La sua azienda viene fondata a San Martino nel 1978 e diviene operativa nel 1981. Due le figure fondamentali nella sua vita: il nonno paterno Giovanni, dal quale eredita la dimestichezza in cantina, e la moglie Marina Cvetic, oggi punto di riferimento dell’azienda e principio ispiratore di una linea produttiva che porta il suo nome.

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I 320 ettari vitati della tenuta sono dislocati nei comuni di Chieti, Teramo, Pescara e L’Aquila. Stiamo parlando di terreni che si differenziano per caratteristiche, altitudine e metodi di allevamento. Il filo conduttore rimane quello di voler dar voce ai vini dell’Abruzzo, profondamente veri e così simili alla gente di questi luoghi. San Martino Sulla Marrucina, sede centrale dell’azienda, è un delizioso borgo di mille anime, situato a 420 metri di altezza sul livello del mare, che vanta un palcoscenico naturale di straordinaria bellezza, all’interno del quale le cime della Majella e l’Adriatico si occupano di proteggere terreni aspri e prevalentemente calcarei, garantendo loro un’ottima escursione termica notturna.

Gianni Masciarelli ha sempre amato questa regione, terra dai colori e dai sapori intensi,  e il carattere dei suoi vini non smentisce la natura che lo ha modellato, magari un po’ rude ma sincero, forte nella volontà e nella determinazione, gentile nell’animo. Le potenzialità dei vitigni autoctoni sono messe in risalto specialmente nel Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma, profondo nei suoi riconoscimenti di frutta scura in confettura, liquirizia e viola appassita ed elegantemente equilibrato in bocca nelle varie componenti.

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“È qui che vorrei vivere se fossi una vite, in questi luoghi densi di memorie storiche e di tradizioni.”
“Respirare il profumo del mosto nei tini, origliare il vino riposare nelle botti, sono sensazioni indelebili nell’album della mia vita”.

Serena Zerilli

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