La Tana dell’Istrice

La spontaneità di Sergio Mottura

istrice4 Civitella d’Agliano: questa è la culla del viticoltore laziale Sergio Mottura, luogo in cui è possibile degustare i suoi fantastici prodotti, visitando le suggestive cantine scavate nel tufo.
I 130 ettari della tenuta sono inseriti in un contesto ancora selvaggio, circondati da boschi, laghi e torrenti.
Perché proprio l’istrice come simbolo? Questo piccolo animaletto, timido e dai gusti delicati, sceglie di vivere solo ed esclusivamente in ambienti dove vige un sano rispetto dell’equilibrio ecologico. L’accurata scelta delle varietà da impiantare, infatti, ha previsto una selezione naturale delle specie che meglio si difendono dagli agenti patogeni locali, consentendo una migliore gestione dell’allevamento biologico.

istrice3La vocazione vitivinicola della zona, già decantata dal lontano 1292, è stata confermata dalla famiglia Mottura a partire dal 1933, anno in cui fu avviata la modernizzazione dell’azienda.
Tra le diverse uve prese in considerazione, il Grechetto spicca non soltanto per i profumi inebrianti e per il corpo avvolgente, ma anche per la sua storia ricca di tradizioni: questo vitigno, caratterizzato da una maturazione precoce, veniva vendemmiato per primo e in cantina usufruiva di un cisternino personale affinché si evitasse di mischiarlo con altre varietà. Il suo mosto risultava particolarmente limpido sia per la facilità nello spremere l’acino sia per il mancato contatto con i lieviti che ne potessero innescare anticipatamente la fermentazione. Da quest’insieme di caratteristiche nacque l’amore di Sergio Mottura per un’uva sensazionale, in grado di portare a risultati straordinari.

istrice2 Il Muffo ce ne offre un’affascinante versione dolce, resa unica dalle nebbie delle mattine autunnali, provenienti dal lago di Alviano. Tale aspetto climatico favorisce le muffe nobili, responsabili del registro olfattivo iodato, di agrume candito, zafferano e spezie orientali. Il palato, coerente ed equilibrato, non la smette mai di rilasciare freschezza e rivela una persistenza lunghissima e mai stancante.
Sergio Mottura è pronto ad accoglierci nella sua Tana dell’Istrice, antica residenza di famiglia trasformata in agriturismo e ospitata all’interno di un palazzo signorile di origine medievale ristrutturato nel 500.

Uno scenario che ci fa vibrare il cuore per la sua natura intatta e per la maestria con cui certi produttori riescono a trasferire la purezza di tali paesaggi nel bicchiere.

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Serena Zerilli

La Tana dell’Istrice

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