Evoluzione degli utensili da cucina: metalli e leghe.

Evoluzione materica di stoviglie e pentole: dal XIX secolo alla metà del XX.

L’evoluzione del design è naturalmente legata ai mutamenti delle abitudini sociali. Caratteristica della cucina contadina è il numero limitato di utensili, talora ridotto a un unico grande recipiente in cui venivano cotti piatti compositi. Anche se la diversificazione della dieta e i metodi culinari costituiscono un argomento a sé, hanno pesantemente condizionato la specializzazione di recipienti e utensili e la loro produzione in materiali sempre nuovi.
Per millenni l’uomo ha costruito il mondo che lo circonda affidandosi esclusivamente ai materiali che la natura gli ha fornito, e imparando anche a trasformare quei materiali in modo da renderli differenti dalle loro origini, come è avvenuto per certe leghe metalliche.
Nel XIX secolo pentole e recipienti da forno erano per lo più in lamiera stagnata o ghisa, ma intorno al 1850 in Austria e Germania prese piede una consistente industria conseguentemente la scoperta di tecniche di rivestimento della ghisa con uno strato sottile di porcellana: le superfici smaltate erano più facili da usare e da pulire di quelle in metallo grezzo, anche se non vi era una gran scelta di colori, predominando il blu scuro.

Locandina promozionale per la Revere Ware : www.graphic-design.tjs-labs.com.

La lamiera stagnata non venne accantonata completamente ma continuò ad essere utilizzata soprattutto negli stampi per forme decorative da forno. L’alluminio era un metallo noto da tempo ma non venne utilizzato per la produzione di stoviglie in serie fino al 1910.

Ebbe un effetto ancora maggiore l’adozione di materiali quali acciaio inossidabile e cromato, e vetro termoresistente, che resero possibili accorgimenti estetici destinati a trasformare l’immagine utilitaristica delle stoviglie.

Gli Anni Venti segnarono una flessione del loro impiego fino a che nel 1934 Lurelle Guild disegnò una serie di stoviglie da cucina per la ditta Wear Ever, adatte ai problemi di conduzione del calore delle piastre elettriche e con impugnature di plastica termoisolanti, integrate nella linea ben proporzionata dell’oggetto che suscitarono ampio consenso.

In America la Revere Copper e la Brass Company misero a punto un metodo per ricoprire di rame il corpo in acciaio inossidabile di stoviglie da cucina ottenendo una maggiore distribuzione termica. La combinazione di una maggiore efficienza e un migliore aspetto di acciaio inossidabile e rame si materializzarono in una produzione di alta qualità messa in vendita nel 1939 col marchio di “Revere Ware”, il cui design, dalle forme semplici ma originali, era opera di W. A. Welden, responsabile del design della ditta.

Teiera-bollitore in ghisa smaltata: www.lecreuset.fr

 

Solo negli Anni Cinquanta il rinnovato interesse per la cucina gastronomica portò ad una rinascita di stoviglie di alta qualità, come la produzione francese di Le Creuset le cui forme robuste erano ravvivate dall’ampia scelta di colori vivaci resa possibile grazie ai processi chimici moderni.

 

Mariangela Martellotta

Photo credits: Immagine in evidenza di www.timbouckley.com: Lurelle Guild design for Wear-Ever: Aluminium tea kettle (a sinistra) e Anodized gold aluminum and black bakelite pitcher (a destra).

www.lecreuset.fr

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Evoluzione degli utensili da cucina: metalli e leghe.

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