Ambiente, qualità e sostenibilità dei prodotti tipici in esclusiva a L’Aquila

«Uno stimolo che parte dall’Abruzzo per lo sviluppo di un’economia “green”, per guardare con più ottimismo al futuro».

L’Aquila ospiterà il primo Salone dei prodotti tipici dei Parchi d’Italia, una manifestazione espositiva FEDERPARCHIdedicata alle produzioni enogastronomiche delle aree protette italiane che vantano una consolidata tradizione di qualità, genuinità e autenticità. Un fiera ricca di eventi : una mostra-mercato, laboratori dei sapori, workshop, degustazioni, show cooking, convegni e tanti altri appuntamenti in questa prima edizione che esalta la dimensione calda, familiare e tipica della cucina italiana.
L’evento si svolgerà dal 2 al 5 Maggio presso il Complesso Ex Italtel (Nucleo Industriale di Pile).

Si tratta di  un Salone completamente sostenibile a quanto pare e riuscire a raggiungere questo obbiettivo secondo gli organizzatori non è stato per niente semplice!

Si parte dalla copertura esterna dell’edificio con il tetto fotovoltaico e con la pavimentazione interna realizzata con verniciatura ad acqua in sostituzione della più classica moquette, evitando così la necessità di imagessmaltimento della stessa a fine manifestazione.

Quattro i target da raggiungere per la realizzazione degli allestimenti interni:

  1. capacità statica
  2. valore estetico
  3. sostenibilità economica
  4. facilità di assemblaggio.

Grazie alla collaborazione di diverse aziende, il Salone dei prodotti tipici dei parchi d’Italia proporrà allestimenti dall’”anima green” e prodotti con materiale riciclato e riciclabile al 100%. Un’occasione per valorizzare l’agricoltura tipica e di filiera, per dare un senso anche economico allo sviluppo delle identità locali, per tenere alta la cultura e le tradizioni italiane e mantenere vivo quel sistema condiviso di socialità che rappresenta uno dei valori aggiunti del nostro Paese, e l’aver scelto L’Aquila come sede è un modo per dare risalto alla forza di volontà di un territorio che ce la sta facendo a risorgere con le proprie forze, piano piano, puntando sui valori autoctoni.

Il visitatore sarà accolto in una dimensione familiare, calda, tipica della cucina italiana nella quale il cibo diventa il motore di una rinnovata convivialità. Uno degli appuntamenti più attesi è certamente La cucina domestica, con Carlo Cambi, giornalista enogastronomico e curatore di due rubriche a “La prova del cuoco”, che presenta grandi chef che propongono menù di qualità da portare in tavola per l’intera famiglia con il minimo di spesa. Dieci euro per una famiglia di quattro persone con un menù a base di carne e venti euro per un menù a base di pesce.

Nei quattro giorni del Salone, Slow Food Abruzzo e Molise organizzeranno ben 8 Laboratori del Gusto, con degustazioni speciali guidate da esperti del settore che accompagnano i partecipanti alla scoperta dei prodotti dell’enogastronomia abruzzese di eccellenza. Inoltre è prevista una sezione dedicata al connubio tra gastronomia e le diverse forme d’arte “Il cibo è un’arte, e un workshop su pane e altri prodotti da forno “Dacci oggi il nostro pane quotidiano.

Workshop, degustazioni, e appuntamenti tematici da non perdere – anche per la presenza di protagonisti nazionali del settore – vi ricordiamo : la storia dello zafferano dell’altopiano di Navelli (VEDI IL VIDEO) , il viaggio nella produzione casearia abruzzese a latte crudo tra piccole produzioni tradizionali che ancora sopravvivono nella provincia de L’Aquila, il recupero di antiche varietà di grano all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e tanto altro ancora

Il Salone non sarà quindi una mera vetrina di prodotti e cibo ma anche un evento attivo per promuovere cultura in senso più ampio anche grazie alle iniziative collaterali proposte dall’organizzazione durante il fuori salone.

Mariangela Martellotta

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